sabato 14 febbraio 2009

Pizza era... forse!

In questi giorni i fatti di cronaca sui quotidiani si rincorrono quasi facessero a gara di tristezza; si sono sprecate tante di quelle parole su quella sfortunata ragazza, si è detto e sentito di tutto e ancora si va avanti a strillare in quello che a me pare essere diventato un vero e proprio delirio, indecente come ha detto giustamente qualcuno... usare una persona, e una famiglia intera, vittima di una tragedia per una battaglia di potere è davvero una sconcezza... comunque, come si dice, tiriamo a far ciccia che sennò i giornali non li compra più nessuno!
Io che invece dei quotidiani leggo tutto, non solo i titoloni, ma anche e soprattutto i trafiletti, oggi mentre prendevo il caffè al bar sono rimasta colpita da un articolo minuscolo, davvero poche righe, intitolato 'Le lasagne: sapori d'infanzia', nel quale si diceva che secondo il 74% di esperti (non ho capito di cosa!) il cibo rappresenta una vera e propria 'macchina del tempo', nel senso che è capace di riportarci indietro negli anni... largo quindi a quello che finora era un luogo comune, e cioè che il cibo della mamma o della nonna è sempre il più buono! Finalmente pare scientificamente dimostrato che i sapori, le atmosfere della cucina dove si è cresciuti, i profumi dei piatti dell'infanzia ci accompagnano per tutta la vita... bene, interessante, ma del resto si sapeva tutti no? Intanto mi viene da sorridere al pensiero di quali cibi, tra qualche anno (se ci arriveremo!), potranno mai ricordarci le schifezze che ci capita di mangiare in questo periodo! Per non parlare poi delle atmosfere che si respirano in certi locali e che di tutto sanno fuorché di casalingo!
A tal riguardo, il posto più impersonale dove mi è capitato di andare è stato quel ristorante alla multisala, Pizza è... mi pare si chiami, il classico posto dove ti senti sempre fuori luogo... anche perchè loro ti fanno sentire così! Ora vi racconto perchè...
Una sera con mio nipote s'era andati al cinema (Poldo non era venuto perchè lui i film li scarica e se li guarda al computer, facessero tutti così, gli dico io, smetterebbero di farli i film, ma che volete, ci vuole pazienza e basta!) e usciti dalla sala si disse "Tanto siamo qui, proviamo come si mangia in questo locale?"...
Avete presente com'è? C'avrà almeno duecento posti a sedere e questo ci fece pensare che se ne hanno necessità vuol dire che si mangia bene... che poi certe deduzioni, del tutto ovvie, spesso si rivelano sbagliate, infatti...
A dire il vero, quella sera non ne avevano tanta necessità, perchè i presenti si contavano sulle dita delle mani. Meglio così, ci diciamo, ed entriamo. Un signore dall'inconfondibile accento napoletano ci indica un tavolo dove sederci mentre, blocchetto in mano, si avvicina ad altri clienti per prendere l'ordinazione. Ora, che volete, non è per origliare, però quando un locale così grande è vuoto si sente tutto! Insomma, li guarda e fa "Due margherite e una bottiglia d'acqua vero?", padre e figlio si guardano e sento dire "Ma perchè, scusi, non c'è altro?", "No, come no, c'è tutto! Facevo così, per dire"... Sì, per dire, come no, fare i conti in tasca alla gente è proprio un bel modo per risultare simpatico!
Per fortuna si guarda bene dal fare la stessa battuta anche a noi e se la cava col più banale dei "Che vi porto?" Noi, che dopo la scena alla quale s'era assistito c'eravamo già accordati per prendere il piatto più costoso di tutti (toh, per dispetto!), ordiniamo le linguine all'astice che tra l'altro, se son fatte bene, sono proprio una squisitezza!
Il piatto arriva in un ragionevole tempo di attesa accompagnato da un bello schiaccianoci stile Marino fa Mercato per spaccare le chele dell'animale (perchè, ovviamente, un ristorante che vede l'astice nel suo menù altrettanto ovviamente poi non ha le posate e gli utensili giusti per fartelo mangiare). Non è per essere pignoli... è che in realtà ci vorrebbe così poco per fare le cose per bene...
Comunque... le assaggiamo e tiriamo un sospiro di sollievo: sono veramente buone, le linguine... mentre l'astice, ahimé, davvero immangiabile! Ma non che fosse cattivo, proprio non si riusciva o quasi a mangiarlo tanto era duro! Altro che polpa, sembrava di dare i morsi a quelle gomme da lapis della Staedtler, presenti no? Beh, mi guardo intorno e penso "Con duecento coperti che vuoi pretendere, per forza si avvantaggiano cuocendola prima la roba, solo che mi piacerebbe sapere quanto prima!"
Anzi, perché ormai s'era un po' rotto il carapace, altrimenti sarebbe stato buffo provare a far combaciare le due metà per vedere se tornavano!
Dopo un bel po' richiamiamo quel 'simpatico' signore il quale arriva solerte e toglie i piatti senza fare domande perchè è ovvio che chi ordina le linguine all'astice poi l'astice non lo mangia, no?... Eh già, lui sì che lo saprebbe quando l'hanno cotto ma preferiamo rimanere nel dubbio e ordiniamo una spigola all'acqua pazza, che quella sfido veramente chiunque a farla dura! Poca fortuna anche stavolta direi, perchè quell'odorino di ammoniaca che mandava è di certo segnale di una un po' troppo lunga permanenza in qualche cella frigorifera!
Io credo che quando una cosa non è granché si farebbe prima e soprattutto più bella figura a dire che non c'è, non credete?
Che volete, del resto qui la gente viene per vedere i film, mica per mangiare!
Alla prossima

Sbaffina

2 commenti:

  1. all'inizio la pizza mi sembrava buona ma la seconda (e ultima) volta è stata tragica...pizza bruciacchiata ai lati con due e dico DUE fettine striminzite di salamino e la mozzarella neanche si vedeva!!si vede che la crisi colpisce tutti...mi sa che un c'artorno!

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  2. Complimenti, signori Sbaffini per questo blog davvero prezioso. Sono un amante della buona tavola anch'io, ed ho girato in tutta Europa un numero inquantificabile di ristoranti. Vivo in Valdichiana, dunque sono sensibile alla tematica da voi trattata, e vorrei dire anch'io la mia circa il locale "Pizza e.." alla multisala. Non ho alcuna intenzione di ritornarci pur organizzando spesso con mia moglie e gli amici delle uscite a base di cinema, però la prima cosa che dovrebbero modificare è l'altezza spaventosa del soffitto da terra, perchè è talmente elevata che anche un sussurro rimbomba in maniera imbarazzante. Immaginarsi poi quando la sala è piena e quando, di tanto in tanto, fanno anche esibire il cantante: è impossibile scambiare due chiacchiere anche se si è vicini.
    La pizza è meglio che in altri posti ma resta nel limbo grigio della mediocrità,anche perchè ad Arezzo e dintorni non è che vi siano degli assi a prepararla; i crocchè sono gustosi ma, ahimè, scongelati all'uopo, e circa il pesce non è credibile che lo preparino bene, con quel numero sterminato di coperti. E' vero che non tutti ordinano pesce, ma è anche vero che debbono prevedere un minimo di richieste, le quali restano sempre eccessive per la selezione di una materia prima come quella di "mare"; non a caso i migliori ristoranti di pesce si presentano sempre di piccole dimensioni. Già se son medie bisogna insospettirsi. "Pizze e.." è solo una sorta di Mc Donald paisano, adatto a gruppi di amici sotto i vent'anni, o a famiglie con padri rotti di scatole e prole numerosa che desiderano vedere un film e mangiare qualcosa prima dello spettacolo. Un "non ristorante". Povera Napoli...
    Mario S.

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