sabato 7 febbraio 2009

Ma quante belle figlie...!


"Ma ti ricordi quando si andava a ballare al Circolo Artistico?... Che tempi quelli, eh?"
Salve,sono di nuovo la signora Sbaffini e quella che avete appena letto è una frase che ricorre frequentemente quando esco con la mia più cara amica, nonché storica compagna di bridge prima e di burraco adesso... che volete, non che quei tempi fossero migliori di adesso, ma è indubbio che la giovinezza si ricorda sempre con estremo piacere e un pizzico di malinconia per l'esser passata troppo in fretta...
Comunque, ricordi di gioventù a parte, l'altra sera tornavo dall'Ipercoop con questa mia amica e, stanca di andare a passo d'uomo in via Fiorentina, mi fa "Tanto siamo qui ci s'a fermare a mangiare qualcosa in quel ristorantino là?" e indica il lato sinistro della strada. "Ma che vuoi andare al McDonald?" le rispondo, " No, macché, lì dietro, lungo il Castro, c'è un posto dove non sono mai stata... chissà, magari si mangia bene!"... Eh sì, magari (!!!), aggiungo adesso dopo averci mangiato... e vi assicuro anche che la mia amica ha giurato di mordersi la lingua la prossima volta invece di parlare!
Fatto sta che le do retta e ci fermiamo al Madamadorè. Oddio, più che entrare in un ristorante sembra di andare in casa di qualcuno, ma di certo si mangia peggio lì che casa di chiunque altro! Ci sediamo nel classico tavolo all'angolino di una sala piuttosto grande e un signore distinto arriva solerte a portarci i menu, i quali, dopo una rapida occhiata, ci lasciano piuttosto confuse... troppa roba, dico io, quando c'è un po' di tutto è raro che si trattino prodotti freschi... e, ad onor del vero, gli asterischi di lato ai nomi delle varie portate si sprecavano!
Per non saper né legger né scrivere ordiniamo l'antipasto della casa, da spiluzzicare intanto che decidiamo sul resto, e chiedo la carta dei vini perché, non so come mai, due signore non più giovanissime a tavola sembrano sinonimo di 'una bottiglia d' acqua naturale non fredda'... Trovandola poco esplicativa, dico al cameriere:
"Scusi giovanotto, ma qui c'è un elenco di vitigni, mica di vini, come faccio a scegliere se non so che aziende sono, che annate sono e via scorrendo?"
"Guardi, le aziende non ce le scriviamo perché il rappresentante ci manda i vini di quelle che ha disponibili al momento"
"Capisco, ci porti una bottiglia di Morellino di Scansano che da tanto in alto non si cadrà!"...
Nel frattempo arriva l'antipasto, croce spesso e raramente delizia delle mie cene, consistente in vari affettati dal gusto improbabile, sottolio cavati ora ora dal frigo con quell'olio di semi tutto gelatinoso, una bruschettina con una fetta di provola affumicata fusa che maschera qualcosa di scuro sotto e qualche pezzetto di focaccina calda, a dire il vero l'unica cosa non male.
Iniziamo ed arriva il vino, una bottiglia di Poggio Cavalli che vendono a sconto all'Esselunga... scusate ma è più forte di me, gli dico "Ho capito, i vini li scegliete in base a quelli che sono in offerta al supermercato!!!"... ovviamente nessuna risposta, anzi, il cameriere si allontana e da lì in poi veniamo servite da un'altra persona alla quale ordiniamo una tagliata così dicendo:
"Cortesemente, leggo Tagliata ai porcini, ma i porcini sono in scatola?"
"Ovviamente sì!"
Già, ovviamente... si domanda se il Duomo fa cura, si dice dalle nostre parti! Optiamo allora per quella al rosmarino che, una volta sul nostro tavolo, ci appare con un olio trasparente a tal punto da sembrare di semi... mah, ormai che s'era presa si assaggia e... incredibile! Sapeva di pesce! Una cosa rivoltante... altro che cucina destrutturata, qui era proprio carne alla griglia che sapeva di pesce fritto!!!
Quantomai deluse ci avviciniamo repentinamente alla cassa togliendo il portafogli dalla borsa come per dire fateci il conto e mandateci via così almeno si smette di patire...
Che dire, meno male che la compagnia era insuperabile... come il tonno al quale hanno rubato l'olio della tagliata!

Alle prossime,

Sbaffina

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