mercoledì 11 febbraio 2009

Le strade vuote

Prendo spunto da un'articolo apparso in cronaca su un giornale locale per ricordare una cena fatta una sera che pioveva alla Trattoria Mazzoni al Canto della Croce.
Sì, proprio quel Mazzoni che nell'articolo si lamenta che il suo locale è in una strada morta.
Certo, che in via San Lorentino ci siano quattro ristoranti è un fatto di poco conto, anche perché se si mangiasse bene o si fosse trattati meglio sarebbe più affollata di Broadway! Comunque basta polemiche, che non servono a niente...
Entro nel ristorante con la signora Sbaffini e aspettiamo l'ignobile nipote che anche stavolta ritarda. Niente paura, la TV trasmette un programma pieno di figliole tanto belle che il titolare nemmeno ci considera, ipnotizzato dallo schermo. Ora mi domando... ma se due anziani si mettono a tavola in un locale vuoto, vicino al termosifone ché piove, ma un bicchiere di vino vorrai sentire se lo vogliono? Accueil mi pare si chiami in Francia l'arte di accogliere i clienti, perché di un'arte si tratta.
Chiamato vociando, il tale si volta e alla richiesta della carta dei vini mi porta una bottiglia di sua iniziativa dicendomi il prezzo e che piaceva a tutti. "C'è altro?" faccio io, "Sì..." mi dice, e porta un'altra bottiglia, "questa costa uguale". Desisto e accetto il consiglio.
Arriva Pisellino e ordiniamo: due crostini misti, un antipasto misto, una ribollita, un coniglio alla cacciatora, un baccalà, due sformati di patate che arrivano puntualmente dopo poco. Il crostino al pomodoro è delizioso, il crostino nero è troppo saporito, i funghi son sempre gli stessi che tutti comprano ad Arezzo. Il piatto della Sbaffina è decente senza troppe cadute (l'alimentari accanto è il loro: i salumi l'avran boni,no?).
I guai cominciano dopo. Ma perché chiamare la minestra di pane 'ribollita'? Se metti il pane toscano nel minestrone come fanno loro si zuppa di brodo e via. Non è mica vergogna chiamare la roba con il suo vero nome. Il coniglio alla cacciatora si fa in un altro modo, quello era in tegame al pomodoro. Buonino, ma... Il baccalà non sapeva di niente. Niente, neanche di sale (congelato?). Lo sformato era... sformato. O non si fa nelle formine e poi si sforma? Credo che loro lo scrivano 'sfornato'. Tant'e che Pisellino non lo vuole.
Ci si guarda negli occhi e diciamo "Si piglia la coda"? E vai... beh, a dirla tutta era buona, un po' sciocchina ma ben cotta. Finalmente qualcosa di buono direte voi... Ricordate che io racconto quello che vedo e sento, non c'è l'ho mica con nessuno!
A proposito del conto (83 euro) vorrei dire una cosa che non mai detto fino ad ora. Il vino, di cui non parlo mai a meno che non sia della casa, incide nel nostro caso circa per il 30% del conto. Bevessimo acqua spenderemmo di meno, ma tanto a chi se lasciano...
In conclusione, il Mazzoni si lamenta che nella strada non c'è nessuno, ma se trattasse la gente con un po' più di verso e simpatia forse qualcuno ci potrebbe tornare... Io non penso che lo farò.
Alle prossime,

Poldo

4 commenti:

  1. inutilmente cattivo, c'ho mangiato anche io, e bene. La signora alta e bionda della cucina a me m'attizzava

    RispondiElimina
  2. Io ho mangiato alla trattoria Mazzoni e non sono assolutamente d'accordo col tuo post.
    I proprietari sono due persone squisite e raramente prendono iniziativa coi vini. Il titolare, nonchè bottegaio dell'alimentari lì accanto, è molto attento ai clienti e non l'ho mai visto perso davanti alla TV. La chef è precisa e tiene tanto a preparare le cose secondo tradizione.
    A me è piaciuto e tutte le volte che sarò ad Arezzo andrò da loro

    RispondiElimina
  3. Io li conosco personalmente, mi portavano sempre il vino di loro iniziativa, quando io magari avrei voluto scegliere anche cose più economiche. Una volta me l'aprirono pure dopo aver detto di no...
    Io non ci tornerò più, oltretutto anni fa le porzioni erano decisamente più abbondanti ed i prezzi decisamente più bassi, ormai è diventato un gioielliere, se li tenga i suoi piatti! Di quelli che conosco e loro conoscono non ci va più nessuno, un motivo ci sarà!
    Concordo su tutto quanto detto dal signor Poldo!!!

    RispondiElimina
  4. Anche io li conosco personalmente e sono delle persone simpatiche e schiette non ci credo che hanno aperto una bottiglia anche se il cliente non la voleva, anzi se il vino non ti piace (non che non è buono) ma che non ti piace a gusto te lo cambiano sensa fare storie. Io ci ho mangiato sempre benissimo e ad un prezzo giusto non caro, c'è anche da dire che se hai qualche desiderio cercano di accontentarti, li chiamai per ordinare i grifi(un piatto che ad Arezzo non si trova più) ed erano eccezionali cose di altri tempi.
    Trattoria Mazzoni per sempre.

    RispondiElimina