mercoledì 28 gennaio 2009

Il salmone del golfo

Vi sarete resi conto di quanta cucina partenopea ci sia nella nostra città. Pare che i toscani non sappiano più cucinare, e visti i risultati finora descritti potrebbe anche essere vero. Però...
Una sera con una coppia di amici andai (sì, perché la Sbaffina stava poco bene) a mangiare al ristorante pizzeria Il Vesuvio in via Mecenate.
Già, proprio quello dove tout le monde dice che si mangi benissimo il pesce e la pizza. O state a sentire come andò quella volta.
Arrivammo verso le 20.30 un lunedì sera, e in effetti un po' di gente c'era, ma nessuno dei tanti camerieri presenti ci degnò di uno sguardo e quindi dopo una qualche indecisione ci sedemmo dove ci pareva a noi.
Passò del tempo e alla fine una graziosa cameriera straniera (dettaglio che sarà importante tra poco) ci porta i menù. Quella piattola della donna del mio amico non mangia niente ed ordinò ravioli burro e salvia, lui una impepata di cozze ed io, ghiotto come pochi, il fritto del golfo (non sono certo del nome, ma non è molto diverso di sicuro). Uno pensa a una paranza fantastica con tutti quei pesciolini che solo il mare di Napoli ti può donare...
Dopo 47 minuti...
I ravioli non erano ancora arrivati, l'impepata (ottima) era bell'e finita ma il fritto aveva creato un'incidente internazionale! Arriva un piatto grosso con tanto pesce, unto e bisunto e non solo: con due pezzi di salmone fritto in pastella con uovo!!!
Chiamai la cameriera e le chiesi da quanto tempo i salmoni si fossero trasferiti nel golfo di Napoli. Lei mi guarda un po' scocciata e dice: non so, sono straniera, le mando il titolare. Io scioccamente dissi "Lasci perdere" e ordinai una pizza con il salamino piccante. Voi sapete che la pizza napoletana è alta ed ha un parte esterna detta cornicione che sta ad indicare la qualità della lievitazione e anche la bravura di chi la stende? No? Adesso lo sapete.
Il bravo pizzaiolo, mentre faceva la mia pizza - distratto da una avvenente ragazza vicino al banco - la tenne troppo in forno e carbonizzò, letteralmente, il cornicione. Quando lo dissi alla cameriera lei rispose: guardi che tanto lo buttano via tutti!!!
I ravioli intanto erano arrivati freddi e senza scuse per il ritardo. Al momento del conto, fatto in piedi vicino all'uscita. feci presente al titolare quello che era successo in riferimento al salmone del golfo. Fece un sorrisino, mi guardò, mi tolse il fritto dal conto e arrivederci. Non ci sono più tornato! Andateci voi a farvi prendere per i fondelli. A proposito... 60 euro mica noccioline!

Poldo

6 commenti:

  1. Come diavolo fa la gente ad andarci ancora?
    è proprio vero che i ristoranti a arezzo (come i locali, d'altronde) vengono presi d'assalto per il tempo di una stagione e poi abbandonati al loro destino...che speriamo per il vesuvio sia arrivato!
    quoto, si mangia poco e male, si spende più che altrove, e la roba non è sempre fresca.
    Attendiamo i NAS?

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  2. ahahahah
    aspettavo questa recensione....con ansia!
    sempre mitica famiglia Sbaffini!(almeno a voi qualcosa hanno tolto....)

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  3. Tutti dicono'Vai al Vesuvio che con 25 euro fai un pasto completo, primo, secondo e contorno'. Perfetto, a mangiare una sola portata si spenderà meno allora... SBAGLIATO! 60 euro in due per un piatto di gnocchetti!! Chissà, forse se la sono presa perchè abbiamo chiesto che il pesce ci fosse sul serio sul piatto e non per finta!!

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  4. vogliamo ammettere che il personale straniero non ha gli elementi per poter offrire un piatto aretino?!!! Naaaa... non è possibile che non capiscano quanta poesia perde un fegatello al profumo d'alloro avvolto in quel pizzo di rete... mmm mi viene l'acquolina! ecco, fai trasmettere questo ad un cameriere straniero!

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