lunedì 27 aprile 2009

Dal Guerra che battaglie!

Quando ero giovane e venivo ad Arezzo per lavoro (facevo il macchinista delle ferrovie) e per trovare la Sbaffina c'era un bar che si chiamava La Galleria.
Oggi c'è una pizzeria ristorante conosciuta dagli aretini come il Guerra (oh, pare impossibile ma non so il perché... forse un soprannome dei vecchi titolari), e che ufficialmente ha mantenuto il vecchio nome, La Galleria. Siamo andati una sera con degli amici a mangiare la pizza. A me la pizza non piace molto infatti ho mangiato un'altra cosa.
Il motivo di questo post non è tanto di carattere gastronomico perché un locale dove fanno la carbonara con la panna, le penne all'arrabbiata scotte, la pizza precotta, dove per aggiungere due pomodori a un piatto di pasta chiedono 2€ non va giudicato: se mai va evitato. Però non si può stare zitti riguardo al malo modo in cui siamo stati trattati.
Non posso raccontare l'episodio perchè rischierei magari una denuncia, però - e qui finisco - vi posso dire che venimmo redarguiti in questo modo: " Oh, io non posso stare qui a perdere tempo per voi che chiaccherate...!"
Va bene che era quasi mezzanotte e che forse aveva un po' d'influenza ma, o nanni, finché ti si paga un po' di pazienza bisogna tu l'abbia...
Diceva De Filippo: una parola è poco e due son troppe...
Alle prossime,
Poldo

sabato 25 aprile 2009

Parere e non essere...

Ci siamo lasciati un mese fa circa dicendo che i problemi di salute erano passati. Invece no, purtroppo sono tornati anche peggio. Forse sarà tutto questo mangiare fuori, direte voi, o forse sarà tutto quello che ci fanno mangiare fuori, dirò io!
Comunque, una delle ultime volte che siamo usciti siamo andati sempre vicino a casa, a quello che secondo mio nipote è uno dei più bei ristoranti della città: Miseria e Nobiltà.
Oddio, per noi vecchiucci il posto è un po' scuro e troppo etnico (mi pare si dica così quando non si capisce a cosa si è ispirato il gestore), però su' gusti un ci si sputa, come si dice dalle mi' parti. Insomma, mica si va al ristorante per guardare l'architettura!
Ci si mette a tavola e si ordina da un menù semplice ma ideale come numero di portate (poche ma bone, si dice in genere): due antipasti e due primi. Costi onesti, ricarichi giusti nella carta dei vini, buon servizio...
Allora perché ne scrivo?
Perchè aldilà dell'uso di guarnire i piatti di spezie un po' troppo esotiche, o come qualcuno direbbe fusion, le pietanze sono arrivate fredde... o quanto è lontana la cucina? Addirittura una sorta di parmigiana di melanzane con scamorza aveva il formaggio marmato e la salsa di pomodoro tiepidina. O che hanno paura di consumare la corrente se tengono il microonde più acceso?
Il mio primo, un pacchero con un ragù vegetale ed un coulis di pomodorini aveva la salsa poco tirata un po' troppo acquosa e freddina. La Sbaffina non si lamentava perchè diceva che il suo era buono e che a lei la roba troppa calda non piace e che io più invecchio e più divento noioso e come farà tra un po'... ecc... ecc. Va bene, dico io, però se cuoco fa rima con fuoco un motivo ci sarà? Peccato quando uno spreca energie per apparire e poi cade nel tritello di banali errori di cucina... peccato.
Non costa neanche tanto perché, a parte il vino, s'è speso un quarantello in due. Forse risparmiano sul gas, diranno i maligni. Non l'ho mai detto di nessuno, ma qui ci voglio tornare appena mi sarà possibile. Chissà...
Alle prossime,
Poldo